La fondatrice di Euristico si racconta

L’indecenza è negli occhi di chi guarda.

Sono nata a Montreal, in Canada e sono cresciuta in Puglia, a poche miglia dal mare. Nella mia vita il cambiamento è stata una costante, ho cambiato più volte lavoro e città, «impacchettando» le svariate esperienze acquisite e le mie stesse «radici».

Io e Torino: è stato amore a prima vista. Del resto, come diceva Cesare Pavese di Torino non ci si innamora, Torino si ama. Da 20 anni questa è la mia città: qui vive mia figlia Angela e c’è la mia casa, qui operano le mie aziende e ci sono i miei amici. A Torino mi son sentita subito a «casa», anche se arrivavo da lontano. In questa città ho trovato la possibilità di rinnovarmi, di reinventarmi e di mettermi costantemente alla prova. L’unico vero difetto di Torino è che non c’è il mare.

In tasca ho una laurea in Economia e Commercio, un’abilitazione alla libera professione, numerosi corsi di management, di comunicazione e pianificazione strategica, oltre 25 anni di esperienza professionale in molteplici settori. Sono presidente regionale di CNA Impresa Donna dal 2017, sono socia Aidda e da anni sostengo Dragonette Torino Onlus e per loro mi occupo di fundraising.

Dal 2007 sono amministratore unico di Sys-tek e qualche anno fa ho fondato Euristico. Un’azienda mia la sognavo fin da quando avevo vent’anni e scrivevo un romanzo, mai pubblicato, dal titolo «Anna cuore di latta». Nel titolo forse era già disegnato il mio futuro, ma in allora il «cuore di latta» del mio telescopio non lasciava intravedere alcun indizio di ciò che un giorno sarebbe stato. «Anna cuore di latta» aveva nel cassetto il suo sogno di libertà, unitamente alla consapevolezza che diventare imprenditrice sarebbe stato un modo diverso di guardare il mondo, una sorta di missione, un mettersi al servizio degli altri.

Qualche anno fa, per il mio compleanno mi sono regalata un nuovo telescopio. Che emozione vedere l’espressione di gioia e di stupore di Angela quando le ho mostrato la luna che era così grande e vicina da osservarne un cratere alla volta. Nutro in cuor mio la segreta speranza che, così come è già accaduto a me, anche mia figlia possa scrutare in fondo al «cuore di latta» alla ricerca del suo progetto di vita, qualunque esso sia.

Questa sono io, figlia, madre, donna ed imprenditrice, con la passione per la pittura, la musica, la fotografia, l’arte in genere, la scrittura e per tutto ciò che è creatività.

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